Legge di Bilancio – novità principali
Decontribuzione lavoratori dipendenti
Confermata anche per l’anno 2024 la riduzione della contribuzione a carico dei lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile non superiore a 2.692 euro mensili.
In aggiunta rispetto allo scorso anno, è prevista la decontribuzione totale per lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, che siano madri di 3 o più figli, fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. La misura, che non è strutturale, sarà operativa nel triennio 2024-2026.
Per il solo anno 2024, l’esonero spetta anche alle lavoratrici a tempo indeterminato madri di due figli, fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo.
L’esonero aggiuntivo per lavoratrici madri ha un tetto massimo di 3000 euro annui e non spetta alle lavoratrici domestiche. Speriamo sia sufficiente a compensare l’aumento dell’Iva sui prodotti dell’infanzia…
Fringe benefits
Per il solo anno 2024, il limite di esenzione dei Fringe benefits sarà di 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico e di 1.000 per gli altri lavoratori. Nel 2023 i limiti sono stati rispettivamente di 3.000 euro e di 256,58 euro.
Nel regime di esenzione, oltre al valore dei beni e servizi ceduti al dipendente, rientrano anche le somme rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche (luce, acqua, gas), del canone di locazione dell’abitazione principale e degli interessi sul mutuo (sempre per abitazione principale).
Attenzione!! Se si rimborsano gli interessi sul mutuo, gli stessi non potranno essere portati in detrazione in dichiarazione dei redditi.
Detassazione premi di risultato
Anche per il 2024 è confermata la riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva dei premi di risultato dal 10% al 5%. L’importo massimo su cui applicare l’imposta sostitutiva resta di 3.000 euro.
Ricordo che per fruire della detassazione è necessario stipulare un accordo sindacale aziendale o territoriale e che i premi devono essere legati ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. I criteri incrementali devono essere fissati in sede di contrattazione e l’incremento deve essere verificabile attraverso i criteri oggettivi che sono stati stabiliti tra le parti.
Dal punto di vista soggettivo, possono fruire dell’aliquota agevolata i lavoratori che nel 2023 hanno percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000.
Detassazione lavoro notturno e festivo svolto nelle strutture turistico-alberghiere
Per il solo periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, per i lavoratori che ne facciano richiesta ed abbiano prodotto un reddito di lavoro dipendente di importo non superiore a 40.000 euro nel 2023, che svolgano la loro attività in imprese del settore turistico, ricettivo e termale, è previsto un trattamento integrativo, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte a titolo di lavoro notturno e di lavoro straordinario festivo. L’importo è a carico dello Stato; il datore di lavoro recupererà il credito maturato tramite conguaglio con i versamenti Inps.
Aliquote fiscali 2024
Il decreto attuativo della Legge Delega in materia fiscale prevede:
- l’unificazione del primo e secondo scaglione d’imposta. L’aliquota del 23% verrà applicata ai redditi fino a 28.000 euro, rimangono invariate le altre aliquote;
- L’equiparazione della nota area dei redditi di lavoro dipendente e di pensione;
- l’introduzione di una franchigia di 260 euro sulle detrazioni per chi ha un reddito superiore ai 50.000 euro.
Anche in questo caso, la misura non è strutturale, ma sperimentale per il solo 2024.
Congedo parentale
I periodi di congedo parentale fruiti dai lavoratori con figli di età inferiore ai 6 anni, il cui congedo per maternità sia terminato dopo il 31 dicembre 2023, saranno indennizzati al 80% per un massimo di 2 mesi.
La misura vale solo per il 2024; dal 2025 l’indennità sarà pari al 80% per il primo mese e al 60% per il secondo.
I successivi periodi di congedo parentale saranno indennizzati al 30%.
Assunzione di donne vittime di violenza
La Legge di Bilancio riconosce uno sgravio contributivo totale in favore dei datori di lavoro che assumono, nel triennio 2024-2026, donne disoccupate vittime di violenza che percepiscono il cd. Reddito di Libertà.
Lo sgravio è riconosciuto nel limite massimo di 8000 euro annui e per la durata di:
- 24 mesi per assunzioni a tempo indeterminato;
- 12 mesi per assunzioni a termine;
- 18 mesi in caso di trasformazione di rapporto da tempo determinato a tempo indeterminato.
Il beneficio è riconosciuto fino ad esaurimento fondi.
Incentivi non confermati per l’anno 2024
L’agevolazione per assunzione di giovani Under 36 non è stata confermata per l’anno 2024. E’ sempre possibile ricorrere all’agevolazione Under 30 che ha carattere strutturale.
L’assunzione di donne svantaggiate, che nel 2023 prevedeva l’agevolazione del 100% dei contributi, a partire dal 1 gennaio 2024 torna alla percentuale di “sconto” del 50%. Restano invariate le condizioni per accedervi.
Con la fine del 2023, è terminata l’agevolazione per l’assunzione di percettori di reddito di cittadinanza, sostituita dall’agevolazione per l’assunzione di beneficiari di assegno di inclusione.
Sparita anche l’agevolazione per l’assunzione di Neet, ovvero di giovani con meno di 30 anni che non studiano e non lavorano.
Super deduzione costo del personale
In attuazione alla Legge Delega sulla riforma fiscale, nel 2024 è prevista una maggiorazione del 20% del costo ammesso in deduzione in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato che comportino un incremento del personale rispetto all’anno 2023.
L’agevolazione spetta ai titolari di reddito di impresa ed esercenti arti e professioni che abbiano esercitato l’attività per 365 giorni nell’anno 2023 e che siano in normale attività.
Compensazione crediti Inps e inail
A partire dal 1 luglio 2024, nel caso in cui nel modello F24 siano presenti importi a credito maturati nei confronti di Inps ed inail posti in compensazione, occorrerà utilizzare i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, come già avviene in presenza di crediti di natura fiscale.