Novità della Legge di Bilancio 2023 in materia di lavoro

17 Gen 2023

INCENTIVI NUOVE ASSUNZIONI
Assunzione giovani under 36
I datori di lavoro che assumono giovani under 36, che non abbiano mai avuto un rapporto di lavoro a
tempo indeterminato, nel periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2023 hanno diritto ad un esonero contributivo
del 100% dei contributi a loro carico (esclusi premi Inail e contributi minori) fino ad un massimo di €
8.000,00 annui.
L’agevolazione deve essere vagliata e autorizzata dalla Commissione Europea prima di essere operativa.
Attualmente siamo fermi a giugno 2022 con l’autorizzazione dell’agevolazione under 36 prevista dalla
Legge di Bilancio precedente.
Per poter fruire dell’agevolazione ricordo che, oltre alla preventiva autorizzazione UE, è necessario:
a) essere in regola con il DURC 
b) non violare le norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro sotto il profilo della salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro
c) applicare gli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché quelli territoriali o aziendali, sottoscritti dalle
Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul
piano nazionale.
Ma gli obblighi del datore di lavoro non finiscono qui, infatti, il beneficio non spetta:
a) se l’assunzione viola un diritto di precedenza previsto dalla legge o dal contratto collettivo
b) se siano in atto sospensioni per crisi o riorganizzazione aziendale a meno che l’assunzione programmata non sia per un livello completamente diverso da quello dei lavoratori in integrazione salariale straordinaria o sia destinato a prestare attività in una unità produttiva diversa da quella interessata alla sospensione.
Inoltre:
a) non deve aver proceduto nei sei mesi antecedenti l’assunzione a licenziamenti individuali per giustificato
motivo oggettivo o collettivi di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva;
b) non deve procedere nei nove mesi successivi l’assunzione a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi di lavoratori inquadrati con la stessa qualifica nella medesima
unità produttiva.

Percettori del reddito di cittadinanza
Il datore di lavoro che assume a tempo indeterminato un soggetto beneficiario del reddito di cittadinanza
oppure trasforma un rapporto a termine in contratto di lavoro a tempo indeterminato nel periodo compreso tra 1° gennaio 2023 e 31 dicembre 2023 potrà fruire di un’agevolazione contributiva del 100%
dei contributi fino ad un massimo di 8.000 euro per 12 mesi.
Restano ferme tutte le regole già illustrate per il contratto Under 36.

Assunzione donne “svantaggiate”
Il Legislatore ha prorogato l’efficacia della disposizione della legge di Bilancio 2020 che prevede agevolazioni in favore dei datori di lavoro che assumono personale femminile che si trova in determinate condizioni di svantaggio, durante tutto il 2023 (il periodo di riferimento è 1° gennaio – 31 dicembre). Gli incentivi previsti sono elevati da 6.000 a 8.000 euro.
I datori di lavoro che possono fruire delle agevolazioni sono tutti i datori di lavoro privati con l’esclusione dei datori di lavoro domestici.
Le donne che possono essere assunte con i benefici sono:
a) donne con almeno 50 anni di età, disoccupate da oltre 12 mesi;
b) donne di qualsiasi età, residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambiti dei Fondi strutturali dell’Unione Europea privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
c) donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
d) donne di qualsiasi età, ovunque residenti, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi. In questo caso a verificato se nei 2 anni antecedenti l’assunzione la lavoratrice non abbia svolto un’attività di lavoro subordinato legata ad un contratto di almeno 6 mesi o un’attività di collaborazione coordinata e continuativa la cui remunerazione annua sia superiore a 8.145 euro o un’attività di lavoro autonomo tale da produrre un reddito annuo superiore a 4.800 euro.
Anche questa agevolazione è sottoposta al preventivo parere favorevole della Ue e al rispetto di tutte le condizioni previste per l’agevolazione Under 36 (durc, obblighi sicurezza, etc.), ma non è ancora sufficiente:
l’assunzione deve comportare un incremento occupazionale rispetto alla media dei 12 mesi precedenti che deve perdurare per tutto il tempo dell’agevolazione.
L’agevolazione dura fino ad un massimo di 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato e 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato.

ALTRE NOVITA’

Agevolazione contributi a carico dei dipendenti
La legge di Bilancio 2022 ha introdotto uno “sconto” eccezionale per il 2022 sui contributi a carico dei lavoratori con imponibile previdenziale fino a 2.692,00 euro mensili dello 0,8% per l’anno 2022, percentuale che da luglio a dicembre è salita al 2%.
La legge di Bilancio 2023 ha disposto che, sempre in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, l’esonero sia riconosciuto nella misura del 2% con i medesimi criteri e modalità del 2022 e che sia incrementato di un ulteriore 1% a condizione che la retribuzione imponibile non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro.

Detassazione premi di risultato
La legge di Bilancio 2023 ha previsto la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva all’Irpef sulle somme erogate sotto forma di premi di produttività.
Si tratta di una misura in vigore per il solo 2023 e con la chiara intenzione di ridurre il cuneo fiscale a favore dei lavoratori qualora la somma sia erogata a seguito di accordi aziendali e territoriali con i quali si prevedono incrementi di produttività, redditività, qualità e innovazione dei processi aziendali.
Resta confermato il limite delle somme ammesse ad agevolazione fiscale (3.000 euro annui) e la possibilità, a scelta del lavoratore, di convertire in tutto o in parte l’ammontare del premio di risultato ammesso a detassazione in beni e servizi di welfare aziendale.

Definizione agevolata avvisi bonari
È possibile definire con modalità agevolate le somme dovute a seguito del controllo automatizzato (cd. avvisi bonari), relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per le quali il termine di pagamento non sia ancora scaduto alla data di entrata in vigore della norma in esame, ovvero i cui avvisi siano stati recapitati successivamente a tale data.
Tali importi possono essere definiti con il pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali, degli interessi e delle somme aggiuntive e delle sanzioni nella misura ridotta del 3% (in luogo del 30% ridotto a un terzo).

Buoni benzina
nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.

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